[vc_row][vc_column][vc_column_text]
Au revoir Madame Claire!
Giovedì 31 agosto 2017 Madame Claire Konate, contabile-amministratrice storica della Cooperazione Italiana in Burkina Faso, ha prestato il suo ultimo giorno di servizio presso l’Ufficio AICS di Ouagadougou.
Assunta per la prima volta nel 1986 come segretaria del “Programma di Medicina Comunitaria nella provincia di Kadiogo”, Mamdame Claire è entrata ufficialmente a far parte dello staff locale della Cooperazione italiana nel dicembre del 1989, dopo l’apertura del primo Ufficio UTL a Ouagadougu guidato dal dr. Gianfranco Rotigliano.
Dal 1989 ad oggi, i rapporti di cooperazione fra i due paesi si sono gradualmente trasformati e riadattati al contesto attuale. Madame Claire, nei sui trent’anni di servizio, è stata testimone diretta dei vari interventi promossi dall’Italia, a partire dalla costruzione di strade e infrastrutture sanitarie avvenuta nei primi anni, fino alla nascita dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e l’approvazione di nuovi programmi per la salute e la sicurezza alimentare, la creazione d’impiego, il recupero delle terre, la disabilità.
Ma in trent’anni di percorso, le sfide da affrontare non sono certo mancate, cosi come le soddisfazioni personali.
“La sfida è stata quella di ritrovarmi da un giorno all’altro ad essere amministratrice. Passare dalla segreteria all’amministrazione, e dunque gestire un solo budget per cinque paesi che non hanno la stessa moneta, non è stato certo facile!”
“Ciò che mi ha dato maggior soddisfazione, spingendomi a restare per tutti questi anni, è stata sicuramente la fiducia che tutto il personale che è passato da qui mi ha sempre dimostrato. Avevano fiducia in quello che facevo, e io non volevo certo deluderli, quindi davo il meglio di me, cercando soluzioni di fronte ai problemi. Questo mi ha sempre dato soddisfazione.”
Per l’Italia, questa lunga collaborazione lavorativa è stata e rimarrà motivo d’orgoglio. Madame Claire, ormai cittadina italiana da dieci anni, ricorda cosi il suo legame con l’Italia:
“L’Italia mi ha dato tanto, e le sono molto riconoscente per questo. Mi ha dato un lavoro, un salario che mi ha permesso di prendermi cura della mia famiglia, dei miei figli, e di garantire loro una buona educazione. L’Italia mi ha dato la sua identità. Cosa chiedere di più?”
E ora che Madame Claire andrà in pensione, le abbiamo chiesto cosa le mancherà di questo ufficio:
“Mi mancherà tutto! Dai guardiani alla porta che mi accolgono calorosamente ogni mattina, al buongiorno che do ogni mattina passando per il corridoio, al personale che risponde nello stesso momento, per non parlare delle lamentele del direttore che puntualmente mi dirà che non sono passata a salutarlo. Di questo ufficio, mi mancherà tutto, ma la vita è cosi. Bisogna sapere andare via.”
Un pensiero conclusivo?
“Gli anni passati alla Cooperazione italiana sono stati anni di crescita personale!
Grazie, per l’opportunità di lavoro che mi avete dato e per lasciarmi esprimere con queste parole tutta la mia gratitudine alla Cooperazione italiana.
Grazie, Monsieur Gentile, per la vostra grande fiducia, generosità, e accessibilità. Mi auguro che l’atmosfera familiare che avete instaurato nelle relazione con tutti quelli che lavorano con lei (dal guardiano, alla donna delle pulizie, fino ai suoi collaboratori diretti) perduri!”
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]