Visita del Direttore Generale Maestripieri in Burkina Faso

 

Nel quadro dell’impegno crescente della Cooperazione italiana nel Sahel, il Direttore Generale dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), Luca Maestripieri, si è recato per la sua prima missione in Burkina Faso ed in Niger, tra il 12 ed il 18 maggio 2022, accompagnata da una nutrita delegazione dell’AICS e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI). Il soggiorno nella capitale burkinabé – organizzato dalla Sede AICS di Ouagadougou e dal Direttore regionale Domenico Bruzzone in coordinamento con l’Ambasciatore d’Italia S.E. Andrea Romussi – è durato 3 giorni, dal 12 al 15 maggio.

La missione in Burkina Faso ha compreso una serie di incontri bilaterali e multilaterali atti a presentare l’azione dell’Agenzia e dei partner principali, il contesto di intervento e le prospettive di cooperazione in uno scenario – quello del Sahel – in continua evoluzione e ricco di sfide.

Nella mattinata del 13 maggio, la delegazione in visita è stato ricevuta dal Ministro dell’Economia, delle Finanze e della Prospettiva (MEFP), S.E. Seglaro Abel Somé, per un dialogo sulle prospettive di cooperazione tra Italia e Burkina Faso. La delegazione ha poi partecipato ad una sessione tecnica di lavoro alla Direzione Generale della Cooperazione (DGCoop), con l’obiettivo di fare un bilancio delle iniziative attive finanziate da AICS e identificare le opportunità di miglioramento per orientare il sostegno italiano futuro.

Nel pomeriggio, la delegazione ha partecipato al Forum di Alliance Sahel, organizzato presso la Delegazione dell’Unione Europea, che ha radunato i principali partner tecnici e finanziari in Burkina Faso per discutere l’evoluzione del contesto di sicurezza e dei diversi approcci degli attori della cooperazione, nella prospettiva di solidificare la coesione e l’efficacia della azione dei membri.

Infine la delegazione ha partecipato alla consegna ufficiale di attrezzatura medica, dono della Cooperazione Italiana all’Ospedale San Camillo per rafforzare l’unità di lotta contro il Covid-19 e sostenere un centro di rianimazione. La visita ha costituito l’opportunità per presentare l’impegno della Cooperazione italiana a lato dell’Ospedale San Camillo e dell’OMS nel campo della salute, facendo il punto dei risultati raggiunti dalle iniziative in corso e concluse e le prospettive future in vista dei bisogni della popolazione.

Sabato 14 maggio, la delegazione ha incontrato le organizzazioni italiane della società civile (OSC) attive in Burkina Faso grazie anche al sostegno di AICS. L’incontro è stato l’occasione per un dialogo aperto, approfondito e produttivo tra AICS e OSC, evidenziando i risultati raggiunti in ogni settore di intervento e le prospettive future di collaborazione, tenendo conto delle difficoltà legate al contesto securitario; come ha avuto modo di sottolineare il Direttore di AICS, “l’azione delle OSC rappresenta una delle principali manifestazioni della Cooperazione italiana, ed è in questo senso che vogliamo avviare un percorso di maggiore apertura per facilitare il dialogo con tutti i partner”.

Nel pomeriggio di sabato, si è tenuto un incontro con i principali attori nel campo dell’agroecologia per presentare i progressi e le prospettive del progetto di cooperazione delegata SUSTLIVES, finanziato dall’Unione Europea e implementato da AICS insieme ad una solida rete di partner del mondo accademico e della società civile. L’incontro si è svolto all’Università Ki-Zerbo di Ouagadougou, centro d’eccellenza accademico nella regione e partner di progetto dell’Agenzia.

La missione in Burkina Faso si è conclusa domenica 15 maggio, con un incontro con i rappresentanti del Programma Alimentare Mondiale (PAM) volto a esplorare in dettaglio il deterioramento del contesto di insicurezza e il panorama degli aiuti umanitari, in cui AICS gioca un ruolo sempre più importante. Il PAM rappresenta di fatto il più importante partner esecutore di AICS nel settore umanitario in Burkina Faso. All’incontro ha fatto seguito una presentazione sull’azione di AICS in Ghana, nuovo paese di competenza per la Sede estera, e sulle floride prospettive di cooperazione.

È giunta così al termine la prima parte della visita del DG Maestripieri, per proseguire dunque alla volta del Niger.

 


 

Articoli:

15/05/2022 – LeFaso.net – La coopération italienne offre des équipements sanitaires à l’hôpital Saint-Camille de Ouagadougou

16/05/2022 – RTB – Appui de l’AICS à l’Hôpital Saint Camille de Ouagadougou

21/05/2022 – Burkina Soir – L’agence italienne pour la coopération offre du matériel médical à l’hôpital Saint Camille de Ouagadougou

Fiera dell’Impiego ad Agadez

Idee Bridge - AID 12254

Il 15 e 16 marzo, una delegazione di AICS Ouagadougou ha presenziato alla seconda edizione (2022) della Fiera dell’Impiego di Agadez, organizzata da OIM in partenariato con l’incubatore CIPMEN. L’evento ha riunito gli imprenditori della regione, fornendo l’occasione di esporre i prodotti del proprio lavoro e di prendere contatto con i giovani alla ricerca di impiego. Nel corso dei due giorni, hanno partecipato alla fiera di Agadez oltre 10.000 persone, provenienti da tutte le regioni del Niger. Oltre agli allestimenti preparati nei vari stand, la fiera ha accolto una serie di pannelli tematici relativi all’impiego e all’ecosistema imprenditoriale in Niger, toccando aspetti come la formazione di manodopera qualificata, l’espansione verso nuovi mercati, marketing e business strategy.

Alla cerimonia di apertura hanno preso la parola il Ministro dell’Impiego, del Lavoro e della Protezione Sociale, S.E. Dr. Ibrahim Boukary; la Ministra dell’Industria e dell’Imprenditoria dei Giovani, S.E. Salamatou Gourouza Magaji; le autorità civili e militari di Agadez; il rappresentante di AICS Ouagadougou, Dr. Giuliano Soncini; l’Ambasciatrice d’Italia in Niger, S.E. Emilia Gatto; e la rappresentante di OIM in Niger.

L’evento è stato finanziato nell’ambito del progetto “Idee Bridge: Iniziative per lo Sviluppo dell’Imprenditoria in Niger – AID 12254”, un programma multibilaterale di AICS Ouagadougou implementato da OIM. Sulla base delle esperienze, lezioni apprese e risultati ottenuti della precedente fase del progetto IDEE, l’iniziativa IDEE Bridge mira a fornire alternative alla migrazione irregolare aumentando le opportunità economiche dei giovani nigerini beneficiari a vario titolo della prima fase del progetto, e sostenendo le loro iniziative imprenditoriali. Una componente importante del progetto è l’inclusione dei gruppi più vulnerabili,come le donne (40%) e le persone con disabilità (4,2%), nel mercato del lavoro. Il progetto è entrato nella sua fase operativa da agosto 2021, con l’avvio delle formazioni tecniche e imprenditoriali, il mentorato, la partecipazione a fiere del settore e il lancio della piattaforma commerciale online “Agad’Art” per la promozione dell’artigianato nigerino.

Vogliamo dunque ringraziare OIM e i partner per l’impegno e la dedizione mostrati nell’organizzazione della Fiera dell’Impiego, importante testimonianza volta a valorizzare il nostro mandato nella regione e a contribuire a vitalizzare l’economia di Agadez.

Articoli:

Foto: ©AICS Ouagadougou/Marcella Odorizzi

 

8 marzo – Intervista con Denise Kaboré

AICS intervista Denise Kaboré, sarta di Ouagadougou e fondatrice dell’Associazione per la Promozione delle Donne in situazione di difficoltà, per parlare della situazione della donna nella capitale burkinabé e della sua esperienza personale a contatto con le persone più marginalizzate dalla società. Con la sua associazione, Denise ha assistito AICS Ouagadougou nel design e nella produzione della linea di prodotti di visibilità dell’Agenzia e nell’arredamento dell’ufficio.


 

Puoi presentarci la tua Associazione?

L’Associazione si occupa di insegnare un mestiere, dando una formazione e i mezzi di sopravvivenza a un gruppo di donne marginalizzate dalla società. Lavoriamo con donne vittime di violenza, vedove, donne abbandonate dal marito, giovani madri sole. Dalla fondazione (2011), abbiamo dato lavoro a oltre cento donne, fornendo una formazione su tecniche di base di cucito, opportunità di impiego e, in alcuni casi, vitto e alloggio. L’Associazione si prende anche cura dei bambini di quartiere in condizioni di povertà, fornendo loro vestiti e distribuendo cibo.

Siamo una piccola associazione, sorretta dalla generosità di alcuni donatori dall’Italia e dalla Francia, che ci hanno permesso di acquistare i macchinari per allestire il centro di formazione e di vendere alcuni dei nostri prodotti in Italia, finanziando così le nostre attività. Al momento, lavoriamo su commissione per alcune ONG, ma siamo alla ricerca di partenariati con associazioni e cooperative in Italia per assicurare un flusso costante di entrate a sostegno dell’associazione.

 

In base alla tua esperienza, come descriveresti la situazione delle donne con cui lavori? In che termini è importante il lavoro che voi offrite loro?

Il lavoro è la chiave per riconquistare la dignità che queste donne pensano di avere perduto, donne che la società ha abbandonato - di solito - a causa di tradizioni e ignoranza. Viviamo in una società dove l’uomo è padrone assoluto. Se il marito muore, la vedova è lasciata in strada. Se l’amante non riconosce un figlio nato fuori dal matrimonio, la donna è ripudiata dalla famiglia. E senza un’educazione o una formazione, queste donne sono sprovviste dei mezzi per autonomizzarsi. Il nostro contributo è quello di fornire, nei limiti dei nostri mezzi, la speranza per poter continuare.

Due storie mi stanno molto a cuore, e penso che possano aiutare a dipingere il contesto in cui operiamo, sospese tra tragedia e speranza.

La prima è quella della figlia non riconosciuta di una coppia extra-coniugale, cresciuta in un ambiente estremamente abusivo, maltrattata dalla zia e dalla famiglia del padre. A 18 anni, la ragazza scappò di casa e cercò rifugio presso l’associazione. Le offrimmo dei corsi di cucito e di recupero scolastico. Nel weekend la accoglievo in casa. Cercava di ricostruirsi una famiglia e una vita, ma i maltrattamenti subiti le avevano lasciato una traccia indelebile. Fu così che un giorno, non trovandola più, scoprimmo che si era diretta al ponte sul barrage (il lago artificiale di Ouagadougou) e si era gettata in acqua. I presenti ci raccontarono poi che provarono ad aiutarla, ma toccando l’acqua, pareva corrente elettrica. Solo i pescatori riuscirono a entrarvi, dopo avere eseguito i riti necessari per la pesca, ma era già troppo tardi. Da noi, il suicida non riceve funerale; viene interrato senza cerimonie e non ci si può avvicinare alle spoglie. Potemmo solo osservare il corpo da lontano, interrato malamente, senza potere neanche avvisare la famiglia. Avevo il cuore spezzato, non c’era nulla che avessi potuto fare.

La seconda è quella di una ragazza affetta in misura lieve di disturbi mentali, orfana di genitori. Quando lo zio si trasferì in Costa d’Avorio per lavoro, la ragazza cominciò a frequentare l’associazione e finimmo per offrirle la possibilità di dormire al centro. In seguito, la ragazza rimase incinta di un uomo che le aveva promesso il mondo. Quando emerse la notizia, l’uomo rinnegò lei e il figlio, davanti ai miei occhi. Vorrei dire che ero senza parole, ma purtroppo troppe volte ho assistito a queste scene. Ci prendemmo dunque cura della gravidanza. Si rivelò infine necessario effettuare un parto cesareo. Da noi, questo genere di operazioni è costoso, pochi possono permetterselo. Grazie alla generosità di una donatrice italiana, raccogliemmo i soldi necessari per l’operazione. La bambina è nata a luglio 2021 e le demmo il nome di Christ My Chiara: le prime due parole mooré significano Cristo e conoscenza, la terza porta il nome della donna che le ha salvato la vita. La bambina sta crescendo bene con la madre e con tutte noi al centro.

 

Considerato il contesto che dipingi, qual è l’importanza della giornata dell’otto marzo in Burkina Faso?

La giornata ci invita a riflettere su quanto spesso le donne sono abbandonate o sopraffatte dalla nostra società. Non importa quanti discorsi si facciano l’otto marzo, la donna è sempre un gradino sotto all’uomo. Ti dirò di più. Le vere donne, quelle per cui si dovrebbe lottare, non sono quelle che prendono la parola l’8 marzo. Le vere donne sono quelle che non riescono ad esprimersi, sono quelle che non conoscono il pagne dell’otto marzo, sono quelle che non sanno nemmeno di possedere la forza o il diritto di poter lottare. Sono le donne che vedo passare per la mia associazione, quelle che la società ha completamente rinnegato; quelle la cui preoccupazione principale è dare un futuro a un bambino che nessuno riconosce; quelle che cercano la motivazione a continuare attraverso la dignità del lavoro; quelle che non trovandola si tuffano nelle acque del barrage; e quelle che invece, lottando, trovano la speranza di poter ricostruire la vita che gli è stata negata.

 

 

Il Direttore Bruzzone a Niamey per discutere l’appoggio al sistema sanitario nigerino

21-26 febbraio 2022: Missione in Niger del Direttore Domenico Bruzzone, del Senior Rural Development Expert Giuliano Soncini, e del Coordinatore amministrativo Enrico Roggi per discutere l’apporto della Cooperazione Italiana a sostegno del sistema sanitario nigerino.

 

La missione, guidata dal Direttore di AICS Ouagadougou, Dr. Domenico Bruzzone, e avente quali componenti AICS il Senior Rural Development Expert Giuliano Soncini, e il Coordinatore amministrativo Enrico Roggi, è stata organizzata su invito ed in coordinamento con l’Ambasciatrice d’Italia in Niger, S.E. Emilia Gatto, che da giugno 2021 ha speso incessanti sforzi per valorizzare l’azione della Cooperazione Italiana nella regione. Gli incontri sono stati utili come opportunità di riflessione e concerto per tracciare il panorama delle sfide che il paese si trova ad affrontare nell’ambito dei servizi di salute – in particolare - e le opportunità di intervento per assicurare l’efficacia dell’azione della Cooperazione Italiana. In un paese vasto come il Niger, debolmente collegato e con un numero estremamente ridotto di medici (circa 2000 per circa 25 milioni di persone - peraltro concentrati soprattutto nella capitale), anche la transizione verso la digitalizzazione del settore, ambito in principio ristretto - si presenta come una possibile prospettiva per affrontare le enormi sfide del contesto e contribuire all’accesso alla salute sull’intero territorio; si sta oggi considerando un progetto di rafforzamento per i sistemi sanitari del paese, che includa assistenza tecnica alle reti ospedaliere del paese, inclusa l’analisi di un possibile supporto ai sistemi di telemedicina.

Nel corso degli incontri è stato espresso apprezzamento per l’operato passato della Cooperazione Italiana in Niger, presente nel Sahel dalla fine degli anni ’80 con progetti di grande rilievo, in particolare nell’ambito della lotta alla desertificazione e dello sviluppo rurale, con un nutrito gruppo di Ong. L’AICS intende dunque rinnovare il proprio impegno a fianco del Niger, ed ampliare il proprio approccio alla cooperazione allo sviluppo nel paese, focalizzando la propria azione sul settore della salute e l’accesso ad altri servizi di base per la popolazione rurale.

Nel video di Adam Iboun Gueye, la visita all’Ospedale Nazionale di Niamey, uno dei  più antichi del paese (la struttura compirà 100 anni l’anno venturo), realizzata dall'Ambasciatrice d'Italia S.E. Emilia Gatto e dal Direttore di AICS Ouagadougou, Dr. Domenico Bruzzone, assieme al Dr Giuseppe Spiga, dell’Ospedale Giannina Gaslini di Genova, ed al Dr Ubaldo Rosati, che per tale eccellenza genovese oramai nota in molti paesi, cura le relazioni internazionali; era presente l’Ing Fabrizio Ferrara, dell’Universita del Sacro Cuore di Roma, in qualità di esperto di gestione informatica e telemedicina e docente universitario.

Durante la missione in Niger, la delegazione AICS ha incontrato il Ministro dell’Aiuto Umanitario, S.E. Laouan Magagi (nelle veci del Ministro della Salute Mainassara), il Ministro della Ricerca e delle Università, S.E. Mamoudou Djibo, ed il Direttore Generale con rango di Ministro dell'Agenzia Nazionale per la Societa' dell'Informazione (ANSI), Dr. Ibrahima Guimba. Durante la settimana si sono svolti anche incontri con il Vice Rettore dell’Università Abdou Moumouni di Niamey, Prof. Rabani Adamou, con i Direttori Generali dei tre Ospedali pubblici principali, Reference, National de Lamordé e della Maternità Gazobi di Niamey, e con l’attuale punto focale della telemedicina in Niger, Prof. Ibrahim Touré, cardiologo di fama regionale.

Al termine della visita, vogliamo dunque rivolgere un sentito ringraziamento all’Ambasciatrice Gatto e al personale della missione diplomatica in Niger per l’accoglienza ricevuta nell’ambito della visita e l’accompagnamento fornito al nostro operato nel Sahel.

Alliance Sahel e la Cooperazione Italiana

Sito di Alliance Sahel

In seguito all'acuirsi della situazione di instabilità nella regione del Sahel, nel luglio del 2017 la comunità internazionale presente ed attiva nella regione si è unita per dare vita ad Alliance Sahel. Si tratta di un impegno comune da parte dei maggiori attori nel campo degli aiuti internazionali per fornire una risposta coordinata, rapida ed efficace alle sfide che affliggono i paesi del G5 Sahel: Mauritania, Mali, Niger, Burkina Faso e Ciad.

L'azione di Alliance Sahel si fonda su quattro principi: azione mirata; responsabilità nel coordinamento delle iniziative; innovazione e flessibilità; impegno nei confronti delle situazioni di vulnerabilità. In questo modo, Alliance Sahel intende riunire e coordinare le azione dei partner di sviluppo per accelerare l'implementazione degli interventi e massimizzare l'impatto sui soggetti più vulnerabili.

L'Alliance è formata da 14 membri: Francia, Germania, l'Unione Europea, la Banca Mondiale, la Banca Africana per lo Sviluppo, UNDP, l'Italia, la Spagna, il Regno Unito, il Lussemburgo, la Danimarca, i Paesi Bassi, la Banca Europea per gli Investimenti, la Norvegia e la Svezia. Il portfolio totale dei progetto di sviluppo e aiuto umanitario dei membri di Alliance Sahel ammonta a € 21.8 miliardi. AICS Ouagadougou partecipa con un contributo finanziario di circa € 128 milioni, su di un portfolio totale che raggiunge i € 150 milioni (includendo i contributi delle controparti e i programmi di cooperazione delegata UE).

 Ai 14 membri, si aggiungono 11 osservatori: USA, Canada. Giappone, Belgio, Svizzera, Finlandia, Irlanda, IFC, the Bill & Melinda Gates Foundation, the Tony Blair Institute for Global Change e l'Organizzazione Internazionale per la Francofonia. Essi partecipano agli incontri di presa di decisione e ai gruppi di lavoro, senza però integrare i propri progetti di sviluppo nel portfolio totale di Alliance Sahel.

Coordinando i propri sforzi con gli altri membri di Alliance Sahel, AICS reitera il proprio impegno a fianco del Burkina Faso e del Niger e degli altri membri del G5 Sahel per lottare per la pace, la stabilità e lo sviluppo della regione.

AICS incontra il Ministero dell’Agricoltura, il Ministero dell’Industria e la DG-COOP

Nell’ambito della pianificazione delle iniziative di cooperazione allo sviluppo e del monitoraggio delle iniziative in corso, durante la scorsa settimana il Direttore di AICS Ouagadougou, Dott. Domenico Bruzzone, si è recato in visita presso tre istituzioni di riferimento per i programmi della cooperazione italo-burkinabe, rispettivamente il Ministero dello Sviluppo Industriale, del Commercio, dell’Artigianato e delle PMI, in data 18 gennaio 2022; il Ministero dell’Agricoltura e delle Opere Idrauliche, in data 20 gennaio 2022; e la Direzione Generale della Cooperazione (DGCOOP) il 26 gennaio 2022.

Gli incontri hanno fornito l’opportunità per tirare le fila dei progressi dei programmi messi in atto nei rispettivi settori e gli interventi di miglioramento necessari per garantirne un’esecuzione di successo, così come per delineare il quadro degli interventi futuri, con particolare attenzione per i programmi in fase di avvio.

Nello specifico, il Direttore Bruzzone ha avuto modo di presentare all’allora Ministro dell’Agricoltura, S.E. Moussa Kaboré, i programmi “Apicoltura – Fase 2” e “Orphan Crops”, entrambi in procinto di cominciare. Il primo consiste nella prosecuzione di un programma precedente a sostegno della filiera mellifera – che impiega migliaia di produttori e gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo sostenibile delle comunità rurali. Orphan Crops, invece, è un programma di sostegno alla ricerca sulle colture neglette, con l’obiettivo di frenare il processo in corso di “impoverimento genetico” delle specie utilizzate in agricoltura.

Il focus dell’incontro con l’allora Ministro dello Sviluppo Industriale, S.E. Christophe llboudo, è stato l’insieme degli interventi nel campo della formazione professionale, della creazione di impiego e dell’imprenditoria; citiamo il programma “CNATAC”, a sostegno dei piccoli artigiani nella filiera del cotone a Bobo Dioulasso, e il progetto in fase di avvio “MPME Teelgo”, che intende accompagnare lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese nella capitale e nell’Altopiano Centrale.

Infine, l’incontro con il Direttore Generale della DGCOOP, Inoussa Ouiminga, ha permesso di delineare il quadro generale dei programmi ad esecuzione nazionale. La riunione, tenutasi in un momento tanto delicato per il paese, ha fornito l’occasione per confermare lo spirito di collaborazione tra la Cooperazione Italiana e le istituzioni burkinabe e l’impegno ininterrotto di AICS nell’accompagnare lo sviluppo del Burkina Faso.

Di seguito, riportiamo gli estratti delle interviste al Direttore di AICS Ouagadougou, Domenico Bruzzone, in occasione della visita al Ministero dell’Agricoltura e al Ministero dello Sviluppo Industriale.