Dal 6 all’8 Febbraio 2018, a Bobo Dioulasso, si è svolto un Atelier promosso dall’Institut de Recherche Maladie-Campagne d’Eradication de la mouche Tsé-tsé et de la Trypanosomose (IBD-CETT) e dalla FAO nel quadro del progetto “Migliorare la sicurezza alimentare nell’Africa sub-sahariana sostenendo la progressiva riduzione della tripanosomiosi trasmessa da Tsé-tsé nel quadro di NEPAD (fase 2)”.
Si tratta di un progetto a carattere regionale finanziato dal Governo italiano, che si sviluppa in sei paesi africani: Burkina Faso, Mali, Ghana, Etiopia, Kenya ed Uganda. Lo scopo di questa iniziativa è quello di aiutare i paesi beneficiari e le altre parti interessate (ad esempio gli istituti di ricerca OMS e IAEA) a raggiungere una sostanziale riduzione della tripanosomiosi.
Nell’arco delle tre giornate d’incontri sono stati messi in luce i risultati raggiunti dal progetto di ricerca e sono stati discussi gli sforzi ancora da realizzare. L’obiettivo condiviso è di arrivare alla pubblicazione di un Atlas National (Manuale Nazionale), che sia inclusivo di tutti i dati disponibili in materia e provenienti da un’ampia gamma di attori nazionali ed internazionali attivi in Burkina Faso.
In concreto, l’ IBD-CETT e la FAO hanno presentato il Progressive Control Pathway (PCP), un documento da prendere come riferimento nella fase di redazione del manuale e in cui si trovano descritte le caratteristiche e le strategie previste per l’Atlas delle Tsé-tsé.
Per maggiori informazioni sul progetto consultare la pagina del sito AICS di Ouagadougou.