Risanamento del Bacino Idrografico di Dori

Il progetto rientra nelle iniziative di importanza strategica per il Burkina Faso, nel quadro dello sviluppo rurale attraverso la gestione sostenibile delle risorse idriche. Costituisce un contributo alla realizzazione del progetto relativo alla grande distesa d’acqua del comune di Dori, nella regione del Sahel, e ha come obiettivo il dragaggio, la sanificazione e lo sviluppo del bacino idrografico di Dori.
I lavori di sviluppo territoriale di quest’importante fonte di approvvigionamento di acqua consisteranno in interventi di carattere idraulico, che permetteranno di risolvere le problematiche legate alle inondazioni della città di Dori durante la stagione delle piogge, ealla rapida evaporazione del Bacino durante la stagione secca. L’intervento vuole inoltre riabilitare la diga sull’asse stradale Dori-Djibo e prevede anche la realizzazione d’infrastrutture di supporto alla produzione agro-silvo-pastorale et alieutica.
Questi interventi contribuiranno al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione della comunità di Dori grazie ad una gestione più efficiente delle risorse idriche.

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Bridging the Gap: Corso di formazione “Formulazione e gestione progetti”

Dal 10 al 15 dicembre 2018, il progetto Bridging the Gap II, finanziato dall'Unione Europea, coordinato da FIIAPP - Cooperazione spagnola - e attuato in Burkina Faso dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), sta organizzando un corso di formazione di cinque giorni a Ouagadougou - Burkina Faso - per rafforzare la capacità di trenta (30) professionisti provenienti dalle federazioni nazionali e dalle associazioni per le persone con disabilità locali (OPH). Investire in organizzazioni di disabili è uno degli obiettivi principali del progetto Bridging the Gap II, un progetto finanziato dall'Unione Europea per le politiche ei servizi inclusivi che promuovono la parità di diritti per le persone disabili. Il progetto mira infatti a contribuire all'inclusione socio-economica, all'uguaglianza e alla non discriminazione delle persone con disabilità nei paesi a basso e medio reddito attraverso istituzioni e politiche più inclusive e responsabili.  La formazione mira a rafforzare la capacità delle federazioni e delle organizzazioni nazionali nella formulazione e gestione dei progetti. Le OPH sono in prima linea nel movimento per l'inclusione delle persone con disabilità e nel processo di sviluppo, svolgendo un ruolo importante nell'informare e rappresentare i propri membri. Disporre di competenze in ambito di formulazione e la gestione dei progetti è essenziale per raggiungere tali obiettivi. I partecipanti alla formazione provengono dalle federazioni più attive nel Paese quali: la Federazione Burkinabe delle Associazioni per la Promozione dei Disabili (FEBAH), la Rete Nazionale delle Organizzazioni per la Promozione dei Disabili (RéNOH) e la Coalizione Nazionale delle Associazioni Persone con Disabilità (CNAPH); esse portano avanti la voce dei sindacati e delle associazioni nazionali come l'Unione nazionale delle donne con disabilità Associazioni di Burkina (UNAFEHB) e l'Associazione degli Studenti disabili e studenti del Burkina (AEEHB), in modo che diverse centinaia di piccole associazioni che operano principalmente nelle zone rurali dispongano dei mezzi per difendere i diritti delle donne, dei bambini e degli uomini con disabilità, molti dei quali hanno difficoltà ad accedere a salute, istruzione, occupazione e trasporti. La sfida è immensa e si sottolinea come l’accesso limitato all'istruzione rende la maggior parte delle persone con disabilità escluse dalla vita produttiva. Attraverso questa formazione, i partecipanti acquisiranno conoscenze essenziali del ciclo del progetto, saranno in grado di sviluppare una proposta di progetto completa e di svolgere ruoli e responsabilità determinanti nella loro gestione. Svilupperanno indicatori di monitoraggio del progetto e entreranno in contatto con i principi di base della gestione basata sui risultati assicurando che i progetti vengano realizzati in modo da raggiungere gli obiettivi dei donatori.  

 

 

Programma Agrinovia, alta formazione per lo sviluppo e l’innovazione rurale

Agrinovia è un programma di formazione universitaria e professionale il cui obiettivo è costruire nuove competenze a sostegno dell'innovazione rurale in Burkina Faso e in Africa, contribuendo a migliorare l’impatto delle azioni di sviluppo sostenibile in ambito rurale, in linea con l’Agenda 2030. Coordinato dall’Università di Ouagadougou, in collaborazione con il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Roma Tre e con un network di partner africani ed europei, Agrinovia forma agenti di sviluppo capaci di identificare, co-validare e diffondere le innovazioni contadine in ambito tecnico, sociale ed economico, innescando dinamiche di riduzione della povertà e di sviluppo rurale sostenibile e partecipato.

Agrinovia nasce nel 2009 come progetto di formazione pilota finanziato dal Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), rispondendo alla necessità, emersa dal lavoro sul campo con le comunità locali, di ripensare la tradizionale figura dell’agente di sviluppo, spesso impegnato esclusivamente nel trasferimento verticale di saperi, tecnologie e modelli produttivi “importati” dall’esterno, con risultati discutibili in termini di efficacia e sostenibilità. La nuova generazione di operatori che Agrinovia inizia a formare, lavora invece alla creazione di un proficuo scambio tra saperi contadini e saperi formali, facilitando l’incontro tra sistemi di conoscenze, a partire dalle potenzialità innovatrici delle comunità rurali.

Nel 2010, grazie al sostegno della Cooperazione italiana che permette un coinvolgimento sempre più attivo dell’Università Roma Tre, il programma pilota Agrinovia diviene un vero e proprio Master di II livello erogato dalla Facoltà di Scienze Umane dell’Università Joseph Ki-Zerbo di Ouagadougou, con l’ambizione di creare un polo formativo di eccellenza e di respiro internazionale in Africa. Il Master “Agrinovia: apprendere ad innovare in partenariato”, coordinato dal Prof. Jacques Nanema, propone una formazione pluridisciplinare, che integra le diverse competenze necessarie a gestire la complessità del processo di emersione e co-validazione delle innovazioni locali. Particolare attenzione è dedicata alla formazione di capacità di gestione, accompagnamento e messa in rete dei partenariati di agenti che, a vari livelli, intervengono nel processo d’innovazione.

Il corpo docente, formato da professori e ricercatori di università africane ed europee, è arricchito dagli interventi di formatori ed esperti di terreno (staff di progetti multilaterali, ONG, organizzazioni contadine) e dalla presentazione di casi studio e visite sul campo, così da garantire un feedback continuo tra teoria e pratica dello sviluppo rurale. Il contributo dell’Università Roma Tre, coordinato dal Prof. Pasquale De Muro, è quello di apportare alla formazione Agrinovia una comprovata esperienza su tematiche come l’analisi socioeconomica delle situazioni di povertà rurale, la promozione dello sviluppo umano e della sicurezza alimentare, e la valutazione d’impatto dei progetti.

Il Master, della durata complessiva di 9 mesi (ottobre-luglio), prevede una fase intensiva in aula della durata di circa tre mesi e un lavoro sul campo della durata di quattro mesi, presso Ong, progetti o associazioni contadine. La tesi di ricerca è poi discussa davanti a una giuria mista (professionisti e accademici) a conclusione del percorso formativo.

Dalla prima fase pilota del 2009 fino all'anno accademico 2016-17, sono stati formati più di 120 studenti provenienti da Burkina Faso, Benin, Togo, Repubblica Democratica del Congo, Niger, Chad, RCA, Camerun, Madagascar, Italia, Belgio e Svizzera, molti dei quali oggi lavorano con successo per agenzie governative, organizzazioni internazionali e Ong. Il numero medio di partecipanti per ogni edizione è di 20 studenti. Dal 2014, l’offerta formativa Agrinovia si arricchisce ulteriormente con l’erogazione di corsi di formazione breve “on demand” (Agrinovia Pro), destinati al personale dei progetti e della durata media di due settimane intensive, che condividono con il Master l’assetto pedagogico e il forte legame con il terreno. Agrinovia, inoltre, organizza seminari e incontri sui temi cruciali dello sviluppo rurale in Africa, coordinando un network internazionale di università ed esperti e animando una piattaforma di scambio e condivisione di buone pratiche e competenze.

Il 2017 segna l’avvio del terzo progetto Agrinovia sostenuto da AICS e realizzato da Roma Tre. Dopo due progetti annuali che hanno investito nella definizione dell’offerta didattica, nelle strutture fisiche e nella strumentazione, nell’erogazione di borse di studio e nella promozione della formazione, il nuovo intervento “Agrinovia 3.0: apprendere ad innovare per promuovere lo sviluppo rurale sostenibile” avrà durata triennale (2017-2020). Obiettivi del nuovo progetto sono l’aggiornamento del curriculum del Master, il miglioramento della qualità delle tesi di ricerca, la pubblicazione di working papers, il rafforzamento della rete francofona dei partner e la progettazione di una formazione pilota in lingua inglese, l’evoluzione del sito web in una piattaforma comunicativa più avanzata.

L’esperienza di Agrinovia 3.0 sarà raccontata nel lungometraggio “I diari dell’innovazione” realizzato dal Centro Produzione Audiovisivi del Dipartimento Filosofia, Comunicazione e Spettacolo di Roma Tre.

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“Bridging the gap”, un ponte europeo per una società più inclusiva della disabilità

Lancio ufficiale del progetto Bridging the Gap/Combler l’Écart

Ouagadougou - Il 22 febbraio 2018

La sede AICS nella capitale del Burkina Faso ha organizzato il lancio ufficiale del progetto Bridging the Gap/Combler l’Écart, iniziativa finanziata dall’Unione Europea e coordinata dalla fondazione spagnola FIAPP che punta a promuovere l'inclusione sociale della disabilità in cinque Paesi partner. L’Agenzia partecipa al cofinanziamento e interviene con azioni specifiche in Burkina Faso e Sudan.

Il lancio del progetto ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di attori attivi nel settore della disabilità e dell’inclusione sociale. Tra le autorità che hanno espresso un sostegno all'iniziativa, il segretario di stato del Ministero senegalese della Donna, M.me Yvette Dembélé.

Nel corso dell’evento sono state presentate le linee generali del progetto ed è stato rinnovato l’impegno da parte delle autorità e dei partner locali alla realizzazione delle attività.

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Lancio ufficiale del progetto Bridging the Gap/Combler l’Écart

 

 

Il grande schermo di CinemArena in 18 villaggi del sud-est del Paese

Ouagadougou - Il 30 marzo scorso si è conclusa la terza campagna di CinemArena in Burkina Faso. L'iniziativa di sensibilizzazione itinerante è stata dedicata ai rischi e ai pericoli correlati alle migrazioni irregolari e alle possibili alternative.

La zona d'intervento della carovana è stata la “Région du Centre-Est”, dove ha toccato 18 villaggi rurali raggiungendo un pubblico di oltre 10mila persone. La partecipazione è stata ampia, non solo alle proiezioni dei film, ma anche alle fasi del dibattito che hanno seguito i video e gli sketch girati insieme ai giovani del villaggio durante la giornata.

In ogni tappa del suo percorso, anche questa edizione della campagna ha creato momenti di riflessione e di aggregazione sociale che sono stati molto apprezzati dalle comunità invitate a radunarsi davanti al grande schermo del camion di CinemArena.

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Lancio Progetto “Moins de déchets, plus d’opportunités : l’économie verte au service des MPEs de Ouagadougou”

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Si é svolta oggi, 29 Maggio 2018, la cerimonia di lancio del Progetto “Moins de déchets, plus d’opportunités : l’économie verte au service des MPEs de Ouagadougou”Il progetto avrà una durata di tre anni e sarà coordianto e realizzato dalla Fondazione ACRA grazie al supporto finanziario dall Unione Europea nel quadro del Programma Switch Africa Green, e del sostegno di FIAB (Fédération Nationale des Industries de l’Agro-alimentaire et de Transformation du Burkina Faso), del Comune di Ouagadougou, di AMAT (Agence de Mobilité Locale et Territoriale), del Comune di Milano e Torino e dell’ Università di Trento.

La cerimonia si é svolta presso il Centre d’enfouissement de Ouagadougou, uno spazio di trasformazione e valorizzazione rifiuti creato  e reso operativo dall’ONG italiana LVIA già nel 2004-2005 e a cui la Cooperazione italiana ha contribuito successivamente con azioni di rafforzamento delle competenze tecniche e operative del Centro e delle associazioni di donne attive nell’ambito del recupero rifiuti.

Il progetto “Moins de déchets, plus d’opportunités : l’économie verte au service des MPEs de Ouagadougou” si impegna a promuovere tra le piccole medie imprese urbane e le istituzioni politiche del Paese l’uso di pratiche di Consumazione e Produzione Sostenibile nella filiera integratra dei rifiuti.

L’obiettivo è quello appunto di promuovere l’imprenditoria verde in Burkina Faso e lo sviluppo di forme di gestione sistenibile dei rifiuti.

Alll’incontro ha partecipato anche l’ambasciatore dell Unione Europea, Jean Lamy, il quale ha apprezzato l’impegno da parte del Governo Burnibé nel sostegno allo sviluppo di un economia verde e messo in evidenza l’importanza del tema della tutela dell’ambiente. Diventa sempre piu necessario trovare sistemi innovativi e creatori d’impiego all’interno della filiera di trasformazione dei rifiuti.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”2449″][/vc_column][/vc_row]