La regione di Diffa, provincia Sud Orientale del Niger, al confine con la Nigeria e il Ciad, negli ultimi anni si è caratterizzata per una costante instabilità ed una sicurezza volatile. Le cause vanno ricercate fra la crisi alimentare cronica, le catastrofi naturali, le epidemie e gli attacchi di gruppi armati che portano a massicci spostamenti della popolazione all’interno del Paese, nonchè l’arrivo di rifugiati dai Paesi limitrofi in fuga dalle incursioni del gruppo di Boko Haram.
Questi attacchi, che perdurano dal 2015, provengono dal nord della Nigeria e coinvolgono la regione nigerina di Diffa, diventando sempre più frequenti. L’ultimo di questi, il 23 marzo scorso, ha provocato lo spostamento della comunità di N’Gagam e Elh Mainari verso i siti di Boudouri (Chétimari) e Awaridi (Diffa).
Il Ministero dell’Azione Umanitaria e della Gestione delle Catastrofi (MAH/GC) ha lanciato un appello di supporto al Governo Nigerino per affrontare questa nuova crisi e sostenere la popolazione delle aree coinvolte nella regione di Diffa. Di conseguenza, in data 15 aprile è stata indirizzata una richiesta di aiuto al governo italiano che ha dato una pronta risposta. Si è infatti provveduto ad inviare un dono di materiale NFI (No Food Items) tramite un aereo umanitario, consegnato ufficialmente dalla Vice Ministra degli Affari Esteri, Emanuela Del Re, al Ministro del MAH/GC, Laouan Magagi, il 1° maggio 2019.
Nel quadro dell’Iniziativa AID 11010, anche l’Ufficio di Programma AICS di Niamey ha raccolto questo appello, predisponendo un dono consistente di 282 kits NFI.
La distribuzione di questi doni è avvenuta fra il 20 e il 27 agosto 2019 sui siti di Awaridi e Boudouri, individuati dal MAH/GC, con la collaborazione dell’Ufficio di Programma AICS Niamey, l’Ambasciata d’Italia a Niamey, il MAH/GC, il Governatore di Diffa, la regione di Diffa, le comunità beneficiarie ed i partner di supporto (UNICEF ed IOM). Il 21 agosto 2019 la Coordinatrice dei Programmi Emergenza AICS a Niamey si è recata a Diffa per incontrare le autorità e presenziare alla consegna ufficiale dei doni.
La selezione dei beneficiari è avvenuta seguendo i seguenti criteri di vulnerabilità: famiglie con donne che allattano, famiglie appena arrivate sui siti, capi famiglia anziani, famiglie numerose, capi famiglia con disabilità, capi famiglia donne.
Questo intervento ha consentito di raggiungere 300 famiglie bisognose, circa 1.800 persone, ad Awaridi e 282 famiglie a Boudouri, 1.251 persone.