Nel quadro di una missione nella regione saheliana, si è tenuta dal 28 aprile al 1 maggio in Niger e dal 3 al 5 maggio in Burkina Faso la visita della Vice Ministra degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Prof.ssa Emanuela Del Re, a capo di una Delegazione ministeriale che comprendeva, per tutta la durata della visita, il Direttore Centrale per l’Africa, Min. Plen. Giuseppe Mistretta, il Capo Segreteria della Vice Ministra, Cons. Amb. Carlo Batori, il rappresentante delle Diaspore in Italia Cleophas Adrien Dioma, ed in Niger con la presenza anche del Capo dell’Ufficio IV della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, Cons. Amb. Fabrizio Nava e il presidente Assafrica Giovanni Ottati; un incontro di presentazione, saluto e raccordo con la seconda fase del viaggio, è stato organizzato in Niamey dal Direttore dell’Ufficio Regionale AICS Domenico Bruzzone, presente con l’équipe del Programma Emergenza ‘Lac-Tchad’, coordinata da Muhameda Tulumovich.
La visita in Niger è stata caratterizzata da una fittissima agenda di incontri istituzionali (con il Presidente della Repubblica Mahamadou Issoufou e il Primo Ministro Brigi Rafini, con Ministri responsabili di dicasteri chiave – Interni, Esteri, Piano, Universita’, Emergenze umanitarie), colloqui con rappresentanti di istituzioni operanti in loco (FAO, UNICEF, EUCAP Sahel), una missione ad Agadez con incontri con le autorità locali e il Rettore dell’Università. La Vice Ministra ha visitato i centri di transito dell’OIM e UNHCR ad Agadez e Niamey, una scuola finanziata dalla Croce Rossa Italiana e alcuni progetti finanziati dalla Cooperazione Italiana sia a Niamey (creazione di impiego), sia ad Agadez (recupero del patrimonio culturale). La Vice Ministra Del Re ha altresì salutato il contingente militare italiano della MISIN (Missione Bilaterale in Niger) di stanza a Niamey e proceduto ad una consegna di beni di primo soccorso e assistenza umanitaria al Ministro nigerino per le Emergenze Umanitarie per far fronte alle esigenze nella regione di Diffa.
Il denominatore comune degli incontri della Vice Ministra Del Re con le più alte autorità istituzionali in Niger è stata la conferma dell’interesse politico italiano verso il Paese, già visitato di recente dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, e poi dal Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta; importante anche l’apprezzamento per l’eccellente livello di cooperazione tra Roma e Niamey, intensificatosi a seguito dell’apertura dell’Ambasciata d’Italia a Niamey nel 2017, sui temi di sicurezza, migratori e di sviluppo.
Dopo una sosta in Mali, è stata la volta della visita in Burkina Faso. Ad accogliere la Vice Ministra Del Re all’aeroporto di Ouagadougou al suo arrivo, venerdì 3 maggio, era presente il Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri del Burkina Faso, Seydou Sinka. Gli impegni istituzionali della Vice Ministra Italiana hanno compreso incontri con il rappresentante del Ministero della Donna, con il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione e, presso la struttura della Polizia nazionale, con il Ministero della Sicurezza del Burkina Faso, al fine di approfondire il rapido e difficile evolvere delle questioni di stabilità e di sicurezza nel Paese. Di particolare interesse l’incontro con il Ministro dell’Agricoltura e delle Risorse Alieutiche, con il quale si sono affrontati aspetti relativi agli scambi economici fra i due Paesi nel settore agricolo, tecnologico-agroindustriale, e dell’agribusiness. Durante l’incontro con il Ministro del Commercio, poi, sono stati citati gli interessi in gioco per gli scambi tecnologici e commerciali fra i due Paesi, ai quali potrebbe in futuro concorrere la Diaspora dei burkinabé in Italia, come pure, con il Direttore AICS Domenico Bruzzone e il suo Team, i progressi relativi al progetto cotoniero CNATAC, gestito da questa Sede AICS, del valore di oltre 5 milioni di Euro, oggi in fase di concreto avvio grazie alla recente firma dell’accordo intergovernativo, e alla ormai imminente assunzione di funzioni del responsabile di programma.
Momento apicale degli incontri politici è stato rappresentato dalla visita al Presidente del Burkina Faso, Roch Marc Christian Kaboré, nel cui contesto sono state sottolineate le relazioni di storica amicizia fra i due Paesi, l’importanza della Comunità del Burkina Faso in Italia, e il comune patrimonio di valori che si esprime – oltre ai migranti integrati in Italia, alcuni con formule imprenditoriali di successo – anche attraverso la diffusa e diversificata presenza della Comunità italiana in questo Paese. Quest’ultima comprende il sistema della cooperazione non-governativa, operatori commerciali, istituzioni accademiche, cooperanti tecnici, imprenditori ed espressioni del circuito delle charity, oltre ad esempi storici di grade significato sociale e scientifico, quali l’Opera Camilliana e il suo sistema di servizi sanitari e cooperazione scientifica, fin dagli anni ’60 modello di riferimento – anche sul piano della sostenibilità finanziaria – per la sanità pubblica del Burkina Faso. Sono temi, tutti, che la Vice Ministra Del Re ha approfondito sia durante l’incontro di sabato 4 maggio con le molte OSC attive nel Paese, sia nell’incontro con la folta comunità italiana presente in Ouagadougou. Le OSC e le associazioni attive in Burkina Faso hanno sottolineato l’importanza di mutare il paradigma degli interventi di aiuto e di cooperazione tecnica, sottolineando la crescente e oramai conclamata deriva di instabilità e di pressioni ambientali e climatiche cui è sottoposto, in particolare, il mondo rurale del Paese, e le comunità della regione del Sahel e del Centro-Est in particolare. Vale anche ricordare che è in vigore dal 1° gennaio scorso in Burkina Faso uno ‘stato di emergenza’ che prevede poteri speciali ad alcune province, due delle quali (Est e Sahel) sono oramai di fatto rette da governatorati militari.
Un incontro di presentazione del programma di cooperazione accademica e intra-universitaria denominato ‘Agrinovia 3.0’ si è poi svolto presso l’Università Ouaga I Professor Joseph KI ZERBO. Il programma rappresenta un esempio attivo di cooperazione inter-universitaria e di alta formazione professionale, sviluppato tra i due Paesi attraverso un nutrito network di Università, centri di ricerca e altre Istanze scientifiche e di azione sul terreno. All’incontro erano presenti, oltre ai coordinatori del programma, esponenti del panorama accademico burkinabé e i rappresentanti delle autorità coinvolte nella sua realizzazione, tra cui il Ministero dell’Educazione Superiore, della Ricerca e dell’Innovazione e il Ministero della Cultura. La Vice Ministra Del Re ha sottolineato la propria vicinanza al mondo accademico e la centralità dei temi trattati, esprimendo sostegno e disponibilità a valutare possibili scenari futuri, e incoraggiando un concreto dialogo tra le strutture presenti, e un ancor più ampio spettro di partenariati, in loco e nel comparto internazionale.
Domenica 5 maggio si è avuto modo di procedere alla visita dell’Ospedale di Ouagadougou dell’Opera camilliana (HOSCO) che, come accennato, rappresenta un modello imponente e tangibile di realizzazione concreta dei prodotti più concreti del Sistema-Italia, come più volte richiamati dalla VM Del Re nel corso della sua visita.
Particolarmente toccante è stata la cerimonia di consegna del contributo italiano – a valere su risorse del Fondo Bilaterale di Emergenza in essere presso OMS Ginevra, e pari a 300.000 Euro – destinato alla ricostituzione dello stock vaccinale nazionale: all’evento, oltre a Rappresentanti dell’Organismo, ha inteso assicurare la propria presenza anche la Ministra della Sanità, Sig.ra Léonie Claudine Sorgho, rimandando un importante viaggio internazionale, e intrattenendosi lungamente con la Vice-Ministra Del Re, che ha espresso particolare apprezzamento anche nei confronti dell’Ufficio AICS, per l’ideazione e l’organizzazione di tale riuscita manifestazione, in un centro di riferimento per il governo del Paese, ove convergono valori e risultati dell’intero Sistema-Italia: eccellenza scientifica, cooperazione universitaria, cooperazione non-governativa, contributi dell’associazionismo diffuso, contributi di Donatori privati singoli, e una quota importante, per milioni di Euro, dell’otto-per-mille, attraverso la Conferenza Episcopale Italiana. Tale caso, che riflette il sistema valoriale richiamato dalla nostra Vice-Ministra Emanuela Del Re, è stato rappresentato in maniera tangibile e molto apprezzata nel corso della ‘remise’ del nuovo fondo di cooperazione.
Sono poi seguite visite anche ad altri programmi di cooperazione tecnica sul terreno: i Centri comunali di registrazione delle nascite – Progetto BRAVO, ove è stata presentata l’attività di sostegno del processo di registrazione delle nascite della Comunità di S. Egidio, sostenuto con 1,2 milioni di Euro dall’AICS, e alla realtà del Movimento Shalom nel Paese, con la visita presso l’Institut Polytechnique Privé Shalom (IPS), e al Centro di Educazione e Formazione “Casa Famiglia”, struttura privata per la cura dei giovani in situazioni difficili del Movimento Shalom. Infine, alcune visite hanno inteso fare conoscere alla VM Del Re e alla Delegazione fasi di realizzazione di progetti in corso nel quadro urbano di Ouagadougou, quali quello della filiera agro-ecologica della ONG Tamat.