OUAGADOUGOU (BURKINA FASO) – Dare voce ai giovani del Burkina Faso per far emergere le loro esigenze e renderli protagonisti nelle scelte del paese. È questo l’obiettivo del progetto ‘Giovani in Azione’, sottoscritto questa mattina presso l’Ambasciata d’Italia di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, dal rappresentante di Unicef Burkina Faso John Agbor, dall’Ambasciatore d’Italia Gabriele Di Muzio e dalla Direttrice della Sede dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) di Ouagadougou Laura Bonaiuti.
Il progetto ‘Giovani in Azione – l’impegno di giovani ed adolescenti nella vita civile e la realizzazione delle loro aspirazioni’ riceverà un finanziamento di due milioni di euro nei prossimi due anni da parte di AICS. L’obiettivo è quello di mettere in connessione i giovani attraverso la piattaforma U-Report, uno strumento di messaggistica istantanea e social network gratuito, sicuro e anonimo, nato per incoraggiare l’impegno civico dei ragazzi attraverso la diffusione di notizie, la partecipazione a sondaggi e la possibilità di dare inizio ad azioni di carattere sociale e comunitario.
U-Reporter, presente in 94 paesi e con oltre 23 milioni di ‘U-Reporter’, in Burkina Faso può contare su una rete di 118.000 iscritti, divisi in 49 ‘club’ che costituiranno un anello essenziale per il successo delle attività del progetto. L’iniziativa punta quindi a rafforzare e ampliare la portata di questo strumento, che ha già permesso, grazie alla mobilitazione dei giovani, importanti interventi come la presa in carico psico-sociale di bambini sfollati nella provincia di Dori, nella regione del Sahel, o il miglioramento dei sistemi di approvvigionamento idrico nel dipartimento di Barsalogho, nella regione del Centro-Nord.
La popolazione burkinabé è composta principalmente da giovani, con il 77,9% della popolazione che ha meno di 35 anni e un tasso di crescita demografica del 2,9% annuo. L’Unicef stima che il 41,1% dei giovani tra i 5 e i 17 anni siano economicamente attivi e, di questi, il 39,3%, sia costretto ad attività considerate pericolose. Secondo l’agenzia Onu incaricata di difendere i diritti dei bambini, inoltre, in Burkina Faso nel 2017 il 51,4% dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 16 anni erano esclusi da percorsi scolastici.